Interbrand Best Global Brands 2023, anche quest’anno, Apple, con 502,680 miliardi di US$, conquista il primo posto della classifica dei best global brands stilata da Interbrand, società di consulenza leader a livello mondiale sui marchi.
Interbrand Best Global Brands 2023, la classifica
Medaglia d’argento per Microsoft (316,659 miliardi di US$), mentre, in terza posizione, troviamo Amazon (276,929 miliardi di US$). Al quarto posto Google con un valore di 260,260 miliardi di US$, seguito da Samsung (91,407 miliardi di US$), Toyota (64,504 miliardi di US$), Mercedes-Benz, che sale a 61,414, Coca-Cola (58,046 miliardi di US$) e Nike (53,773 miliardi di US$). Chiude la top ten BMW con un valore del brand di 51,157 miliardi di US$.
Interbrand Best Global Brands 2023, perchè Apple ha vinto
La strategia vincente che ha consentito ad Apple di ottenere di nuovo la prima posizione è stata la diversificazione del business.
“Un brand come Apple non è più ascrivibile a un solo settore – ha dichiarato Manfredi Ricca, Global Chief Strategy Officer di Interbrand – ma compete in arene molto diverse fra loro: per esempio permette ai suoi consumatori di tenersi in contatto (Connect Arena), di prendersi cura del proprio benessere (Thrive Arena) con l’ultimo Apple Watch, che si posiziona come dispositivo per il monitoraggio della salute, e di gestire le proprie finanze (Fund Arena) grazie al suo nuovo conto deposito, che ha registrato versamenti per quasi 1 miliardo di US$ nei primi quattro giorni dal lancio.
La scelta strategica di competere in arene differenziate ha consentito ad Apple di occupare saldamente il vertice della Best Global Brands per 11 anni consecutivi, dopo aver sorpassato Coca-Cola nel 2013”.
La diversificazione dei settori di business, quindi, è sinonimo di stabilità e di una maggiore crescita del fatturato, grazie anche alla soddisfazione di un numero maggiore di bisogni dei consumatori, per i quali, durante le decisioni d’acquisto, il marchio pesa il 12% in più rispetto alla media dei brand monosettoriali.
Il risultato è quello di occupare stabilmente le posizioni più alte della classifica, concorrendo, nell’insieme, a quasi il 50% del valore totale.
Interbrand Best Global Brands 2023, il caso Airbnb
Il marchio che, però, quest’anno è salito di più è Airbnb (dalla 54° alla 46° posizione), con un valore del brand di 16,344 miliardi di US$ e un incremento del 22%, pur essendo entrato in classifica solo l’anno scorso.
Interbrand Best Global Brands 2023, le cause della stagnazione di molti marchi
Un’altra tendenza che si evince dallo studio di Interbrand è la stagnazione di molti dei principali marchi globali presenti nella top 100, con un tasso di crescita ridotto rispetto a quello dello scorso anno (+5,7% contro un incremento del 16% nel 2022).
La causa principale di questo rallentamento risiede nell’assenza di strategie orientate alla crescita, a una brand leadership meno incisiva e a previsioni di mercato più incerte, perché i brand che operano in un singolo settore procedono a un ritmo più lento rispetto a quelli che invece sono in grado di muoversi lungo diverse categorie.
Gonzalo Brujó, Global CEO di Interbrand, afferma che “solo le aziende che sfruttano il potenziale del loro brand per raggiungere nuove nicchie di consumatori raccoglieranno, nel lungo termine, i frutti di una crescita più sostenuta”. ù
Interbrand Best Global Brands 2023, i segmenti automotive e luxury
Da sottolineare, infine, che i settori con il boom più consistente del 2023 sono l’automotive e il luxury.
Se il primo è aumentato del 9% grazie soprattutto alle performance di BWM, Hyundai, Porsche e Ferrari, che registrano un tasso di crescita a doppia cifra, rispettivamente del 10%, 18%, 20% e 16%, il secondo ha raggiunto il +6,5%, con Prada (7,321 miliardi di US$), Hermès (30,190 miliardi di US$) e Dior (9,665 miliardi di US$).
Il marchio di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada rappresenta il made in Italy assieme a Gucci, primo brand italiano in classifica, e Ferrari, che continua il suo trend positivo con un incremento del valore del 16%, salendo a 10,830 miliardi di US$.
“Questi brand hanno dimostrato grande resilienza nell’attuale contesto economico e hanno dato prova di saper costruire e consolidare forti relazioni con le proprie audience di riferimento” afferma Lidia Grimaldi, CEO della sede italiana di Interbrand “Ciò ha reso possibile l’ingresso in diverse arene competitive”.
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