Daniel Lumera, perché lusso vuol dire “essenzialità”

23 Febbraio 2024

Daniel Lumera è un biologo naturalista conosciuto a livello internazionale per i suoi studi sulla “Biologia dei valori”, autore di bestsellers come “La cura del perdono”.

I suoi studi sugli impatti positivi del vivere con gratitudine e di rispettare i propri ritmi di vita lo rendono punto di riferimento a livello internazionale nell’area delle scienze del benessere, della qualità della vita e nella pratica della meditazione.

In questa intervista il Dott. Lumera ci parla del “lusso” secondo una diversa prospettiva.

Questa parola oggi acquisisce vari significati e viene associata a qualcosa di unico ed inarrivabile, Lumera invece ci consente di avere una visione nuova, legata ai valori dell’essenzialità.

Dott. Lumera, come si può, nella frenesia di tutti i giorni, riuscire a trovare la strada per un benessere fisico e mentale? Come si può ritrovare uno stile di vita legato a ritmi lenti e conciliabile con i valori fugaci e consumistici della società moderna?

“Nella nostra società ‘dopaminergica’, basata sulla performance a tutti i costi e sul ‘fare’ all’ennesima potenza, è fondamentale trovare delle strategie che ci permettano di ritrovare un equilibrio tra quello che è una richiesta lavorativa e sociale frenetica e l’esigenza profonda di ognuno di noi, correlata anche alla salute, al benessere e alla capacità di ascoltare e rispettare i propri ritmi allineandoli con quelli della natura e della vita e generando, così, spazi di armonia, ascolto e rigenerazione.

Oggi siamo ben consapevoli che ad essere caotico non è solo il mondo esterno, ma, prima di tutto, la nostra mente, frenetica, vagabonda ed errante, secondo il fenomeno che la scienza definisce ‘mind-wandering’: infatti, i dati ci confermano che tutti noi trascorriamo circa il 47% del nostro tempo a pensare a qualcosa che non sta accadendo in quel determinato momento.


Il nostro cervello consuma per le sue attività ordinarie circa 320 calorie al giorno, quindi è un organo che, seppur rappresenti solo il 2% del volume dell’intero corpo, consuma moltissima energia.

Infine, consideriamo i dati relativi alle informazioni che gestiamo quotidianamente: ammontano a circa 72 Gigabyte al giorno, una mole tale da mandare in crash un laptop in breve tempo.

Quindi subiamo una frenesia interna dovuta alla sovranità della nostra mente, che a sua volta si riflette al di fuori di noi, in una correlazione potente tra ambiente interno e ambiente esterno.

Per questo è importante partire dalla cura del nostro ambiente interiore, al fine di armonizzarlo e creare spazi rigenerativi per la riserva cognitiva del cervello, direttamente collegata con i processi intuitivi e creativi e, in generale, con tutte le abilità cognitive.

Facendo questo riusciremo a incidere anche sul nostro stile di vita all’esterno”.

Daniel Lumera ph. di Laura Ginés Ruiz

Dott. Lumera, in quali altri modi possiamo declinare la parola ‘lusso’? Cosa possiamo regalarci oggi per stare bene?

“Per me la parola ‘lusso’ è legata innanzitutto all’essenzialità: non è accumulare beni materiali sfarzosi, ma piuttosto avere la capacità di svuotarsi di idee superflue e di oggetti inutili.

È il lusso dell’essenziale.

Un essenziale che deriva dalla capacità di entrare in profondo contatto con sé stessi, con le proprie necessità autentiche, con i propri bisogni più profondi, con la propria vocazione.

È il lusso di essere coerenti e presenti in sé stessi.

E il lusso più grande che possiamo permetterci è, innanzitutto, la consapevolezza di esistere, di aver ricevuto il dono della vita, e il lusso della gratitudine: la gratitudine ci permette, infatti, di riconoscere il valore di ciò che abbiamo, i nostri affetti, la salute, la nostra presenza e la vita stessa.

Un lusso, poi, è la capacità di fermarsi, di ascoltarsi, di riconoscersi, di essere presenti e di avere cura dei propri bisogni veri, autentici, essenziali.

Sia i ritmi del corpo, come accennavo prima, sia quelli dell’aspetto esistenziale più profondo, che ci appartengono davvero, ma molto spesso ignoriamo perché siamo completamente assorbiti dalle esigenze del mercato, dalle aspettative altrui e, quindi, non riusciamo a seguire noi stessi.

Da qui il lusso di potersi riconoscere e seguirsi; il lusso di potersi fermare, magari anche più volte nell’arco della giornata per ricavarsi degli spazi rituali di pratica meditativa, in cui rigenerarsi e lasciarsi ispirare, in cui entrare in una fase non solo creativa ma anche di pace.

Infatti, un lusso per me è anche il silenzio: un momento di silenzio mentale che porti pace, ascolto, sobrietà, essenzialità. Infine, il lusso è anche la gentilezza.

Non solo nei modi, ma nel sentimento profondo: è un atto che si compie per il beneficio di un’altra persona, senza un tornaconto personale, ma eseguito con un sentimento incondizionato di dono, di cura, di sensibilità, di empatia, di compassione e di amore.

Questo, in verità, è un lusso grandissimo che non tutti sanno concedersi e queste sono tutte forme di lusso per me imprescindibili”.

Dott. Lumera, ci sono dei legami tra salute, benessere e longevità, di cui lei parla nel suo libro “Biologia della Gentilezza”; come influiscono questi valori sul vivere felici, sani ed a lungo?

“Inizialmente si credeva che il nostro destino dipendesse unicamente dai geni.

Poi, grazie all’epigenetica, abbiamo compreso che ci sono molteplici fattori che vanno ad incidere sulla salute e sulla longevità, tra cui il nostro stile di vita, non riferito solo ai cibi che mangiamo, ma anche al livello di inquinamento dell’ambiente in cui ci troviamo e dell’aria che respiriamo, alla qualità delle relazioni che coltiviamo e alle emozioni di cui ci nutriamo ogni giorno.

Infatti, se quotidianamente introduciamo rancore, risentimento, colpa e frustrazione, i nostri valori biologici ne risentiranno, sia a livello ormonale, sia cardiocircolatorio, sia immunitario, con un forte impatto negativo.

Per questo le emozioni che proviamo, la qualità delle relazioni che coltiviamo, il luogo in cui viviamo, l’acqua che beviamo e i cibi che ingeriamo, l’attività fisica che facciamo, i processi rigenerativi che esploriamo attraverso la meditazione contribuiscono tutti alla nostra longevità.

Da qui il concetto di ‘biologia della gentilezza’, in riferimento a uno stile di vita olistico, che abbraccia un cambiamento su più fronti, sia interni che esterni.

Il benessere, come abbiamo visto, non è solo la cura del corpo e della nostra energia vitale, ma se vogliamo entrare in un discorso di vitalità e di longevità più ampio, dobbiamo necessariamente fare un lavoro anche sulla qualità delle nostre emozioni e dei nostri pensieri.

In primis evitando pensieri disfunzionali, quindi lavorando sull’integrazione del nostro passato, trasformando le nostre ferite in risorse e virtù, e, infine, agendo sull’aspetto esistenziale, ossia il significato, il proposito della nostra vita, quella che è la nostra vocazione.

Quando tutti questi aspetti iniziano ad allinearsi e armonizzarsi tra loro, allora il nostro benessere percepito inciderà più profondamente sulla salute e sulla qualità della nostra vita e, di conseguenza, sulla nostra longevità”.

Daniel Lumera ph. di Andrea Passerini

Dott. Lumera, a quando il suo prossimo libro? Può darci delle anticipazioni?

“Oltre all’attività convegnistica e ai progetti sociali che mi vedono sempre coinvolto insieme all’Organizzazione di Volontariato My Life Design, il 2 aprile uscirà il mio nuovo libro, Come se tutto fosse un miracolo, edito da Mondadori: una profonda riflessione sul potere insito in ciascuno di noi per trasformare anche il dolore, le crisi e le prove più dure in un’esperienza di realizzazione e di amore.

Un viaggio di consapevolezza autentico, per far fiorire le nostre vite in modo libero e felice.

Oltre ad esplorare la forza e la semplicità di alcuni intramontabili insegnamenti, i sei ‘carismi’ attraverso cui è possibile raggiungere uno stato di integrità, leggerezza, pace e felicità, tra le pagine di questo nuovo lavoro condivido anche alcuni dei momenti più intimi del percorso che mi ha cambiato per sempre la vita.

Quest’anno, infatti, sono trent’anni esatti da quando ho intrapreso il cammino che mi ha portato a esplorare la via della spiritualità e a studiare la pratica della meditazione: una ricorrenza che celebreremo insieme in un grande evento in programma domenica 7 aprile e di cui svelerò tutti i dettagli nelle prossime settimane sui miei canali social”.

Leggi anche:

https://luxurypeople.eu/ginori-1735-i-traguardi-raggiunti-e-le-nuove-sfide/

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