Regina Carrai è esperta di tè e figlia del fondatore della Via del Tè, Alfredo Carrai, azienda fiorentina che da sempre si giostra con la qualità del prodotto e una comunicazione fresca, pimpante, elegante. Abbiamo indagato con lei l’anima millenaria di questo prodotto quotidiano e la crescente cultura italiana sul tema.

Che tipo di persona è quella che beve tè e sceglie di farlo con attenzione?
“Il tè è una bevanda trasversale. C’è chi lo sceglie per il gusto, chi per la salute, chi per il rituale e chi per il legame con ricordi d’infanzia o di viaggio.”
Da dove è nata la passione per il tè e la volontà di farlo conoscere in Italia?
“Mio padre, giovanissimo, vide nel tè un grande potenziale. Negli anni ’60 tutti vendevano caffè, ma lui scelse di importare un prodotto allora poco conosciuto, sfidando lo scetticismo generale.”
Tè come piacere o anche coadiuvante di benessere psicofisico?
“Tè come esperienza sensoriale, che racchiude piacere e benessere. Come scrisse Gladstone: ‘Se hai freddo, una tazza di tè ti riscalda. Se sei depresso, ti rincuora. Se sei agitato, ti rilassa.'”
Quanto è importante unire la qualità di un prodotto alla bellezza della sua presentazione?
“Prima viene la qualità, poi il packaging racconta la nostra storia. Ogni collezione ha uno storytelling preciso, perché a Firenze la bellezza è parte della cultura.”

Quanta cultura c’è in Italia sul tè di qualità?
“Sta crescendo. Con l’aumento dei consumi cresce anche l’interesse per il tè foglia intera e varietà pregiate come il tè bianco o i verdi giapponesi.”
Tè contro caffè: convivenza pacifica o fruitori diversi?
“C’è chi beve solo tè, chi solo caffè e chi entrambi. Il tè richiede attenzione, è gentile. Il caffè è rapido, deciso, va di fretta.”
Cosa significava viaggiare in paesi lontani per fare impresa sessant’anni fa?
“Un’avventura! Mio padre attese un anno per entrare in Cina nel 1976. Senza cellulare, con spostamenti controllati, le contrattazioni duravano ore.”
Oltre al tè, cosa avete portato dai paesi visitati?
“Il tè apre al dialogo tra culture. È intimo e conviviale, unisce mondi e appiana divergenze. Difficile rimanere arrabbiati davanti a una tazza di tè.”

Cosa significa portare avanti un progetto familiare con la stessa passione?
“È impegnativo ma esaltante. Un passaggio di conoscenze tra generazioni, uno scambio continuo e una grande occasione di crescita.”
Qual è il vero tè di lusso?
“Esistono tè rari e costosi, ma il vero lusso è un buon tè in foglie, preparato con cura. Un piccolo piacere quotidiano alla portata di tutti.”
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