Il segreto per il successo risiede nella mentalità
Nicoletta Romanazzi

Il segreto per il successo risiede nella mentalità

15 Maggio 2024

Trasformare gli ostacoli in alleati per raggiungere il successo. 

È questo uno dei mantra di Nicoletta Romanazzi, mental coach specializzata in sport coaching e fondatrice della Top Performance Academy, inaugurata nei primi mesi dell’anno.

Grazie a percorsi di eccellenza sartoriali e cuciti su misura attorno alle esigenze specifiche di ogni singolo atleta, è possibile trovare la sua impronta dietro a molti dei successi sportivi italiani degli ultimi anni.

Il segreto per il successo risiede nella mentalità
Nicoletta Romanazzi

Qualche esempio?

Tra i campioni seguiti da Romanazzi ci sono Marcell Jacobs (medaglia d’oro nei 100 metri piani e nella staffetta 4×100 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020), la medaglia d’oro nel Karate Kumite Luigi Busa, e ancora la medaglia di bronzo nel Karate Kata Viviana Bottaro, passando poi a numerosi giocatori della Nazionale e Serie A calcio che si affidano costantemente ai suoi consigli.  

Parte del futuro dello sport coaching italiano passa proprio da lei.

Nicoletta Romanazzi, come nasce la sua carriera da mental coach?

“È nata per caso.

Tutto è iniziato quando sono andata ad accompagnare il mio ex marito ad un corso sul raggiungimento degli obiettivi.

Quel giorno ho scoperto la figura del mental coach ed è stato amore a prima vista, perché ho capito che era esattamente quello che avrei voluto fare nella vita.

Prima ho iniziato una formazione personale, formazione che poi è diventata di tipo professionale”.

Perché ha scelto di specializzarsi in ambito sportivo?

“Anche la scelta di specializzarmi in ambito sportivo è stata un caso.

Quando le mie tre figlie praticavano equitazione (salto a ostacoli) a livello agonistico, la loro insegnante chiese di lavorare su tutto il team composto da ragazzini.

Ho cominciato con loro, poi, da lì, grazie a quel lavoro, è arrivato un veterinario che mi ha mandato un fantino del Palio di Siena, il mio primo atleta professionista.

E poi, di volta in volta, ho capito che mi piaceva molto l’idea di lavorare in ambito sportivo perché era molto sfidante.

Gli sportivi devono raggiungere risultati molto velocemente e, sia che questi siano positivi, sia che siano negativi, si vede subito, quindi si ha un feedback molto rapido rispetto a come si sta lavorando.

Il mio lavoro di mental coach in ambito sportivo si è sviluppato sempre con il passaparola, per cui cominciavo a lavorare con un atleta, il quale, trovandosi bene con me, ne parlava con altri”.

Il segreto per il successo risiede nella mentalità
Nicoletta Romanazzi con l’atleta Marcell Jacobs

Quali sono le problematiche più comuni che riscontra negli atleti che segue? 

“Sono tanti i motivi per cui gli atleti si rivolgono a me.

Per esempio, desiderano riuscire a gestire l’ansia da prestazione, soprattutto quando in allenamento riescono ad ottenere dei risultati che non riescono a riproporre in gara a causa di un eccessivo stato d’ansia.

Oppure perché desiderano gestire al meglio gli infortuni, oppure la paura del fallimento e delle sconfitte.

Senza contare la mancanza di comunicazione con i propri compagni di squadra oppure la paura del successo. Inoltre, ricercano una maggiore sicurezza in sé stessi.

C’è da considerare che spessissimo gli atleti tendono a dare la responsabilità dei propri risultati a fattori esterni. Questo è uno dei primi lavori che faccio con loro”.

Nicoletta Romanazzi, a inizio anno ha inaugurato la sua Top Performance Academy. Quali obiettivi si è posta? E come valuta il futuro dello sport coaching in Italia?

“La mia scuola per futuri mental coach è un sogno che avevo da tanto tempo, perché, soprattutto dopo le Olimpiadi, tante persone mi hanno chiesto suggerimenti su quale scuola frequentare.

Io li ho anche indirizzati ad alcuni istituti, però il sogno di crearne una mia che seguisse un po’ quello che è il mio metodo (o “non metodo”, come lo chiamo io) era così forte, che ho scelto di mettere a disposizione degli allievi, nella mia scuola, tutti gli strumenti e le metodologie che utilizzo e che, per me, sia nella mia vita, sia nel mio lavoro come mental coach, sono risultati i più efficaci.

Per quanto riguarda il futuro dello sport coaching, immagino che si arrivi ad un momento in cui ci renderemo conto che lavorare sulla mente è importante tanto quanto lavorare sul corpo.

E che qualsiasi atleta professionista abbia un mental coach o uno psicologo dello sport, ovvero una figura che lavori sulla sfera mentale e psicologica.

È essenziale, perché può fare veramente una enorme differenza”.

Sport e imprenditoria: quale legame intercorre? E quali consigli si sente di dare a imprenditori che vogliono performare ad alto livello?

“Sia nello sport che nell’imprenditoria ci sono obiettivi importanti da raggiungere e alte performance da “portare a casa”, quindi, in realtà, non c’è una grande differenza.

E poi, come dico sempre io, il lavoro che faccio è sempre sulla persona, a prescindere da quello che fa.

Per cui, l’importante è che, quando si desidera raggiungere top performance, si riesca a trovare un equilibrio.

Purtroppo spesso questo equilibrio non c’è, quindi è molto importante lavorare su sé stessi.

Scopo: imparare ad accettare e poi gestire le proprie fragilità, paure, incertezze, accogliere e utilizzare a proprio vantaggio le proprie emozioni, prendersi carico e responsabilità dei propri risultati, lavorando per accrescere i propri punti di forza, i propri talenti e le proprie capacità”.

Nicoletta Romanazzi, quali sono gli step da seguire per raggiungere un obiettivo che ci siamo prefissati?

“Gli step da seguire per raggiungere un obiettivo che ci siamo prefissati sono diversi.

Intanto, bisogna lavorare molto bene sull’obiettivo e valutare che abbia le caratteristiche giuste per essere realizzabile.

Poi, bisogna cominciare a costruire tutto quello che è il perché intorno al raggiungimento di questo obiettivo, quindi perché è importante per me.

E qui c’è tutta la sfera emozionale: come mi sentirò quando avrò raggiunto questo obiettivo, che cosa proverò, perché ha veramente un valore nella mia vita il suo raggiungimento, etc.

Questa è la parte più importante, perché quando il perché è forte, nei momenti di difficoltà basterà semplicemente tornare a quel perché per riuscire a superarli.

E poi focalizzarsi su tutti quelli che sono i punti di forza che già abbiamo e che ci permetteranno di raggiungere quell’obiettivo.

Sì, quei punti di forza, quelle capacità e quei talenti che sono già presenti dal punto di vista fisico, tecnico e mentale e che ci aiuteranno a raggiungerlo.

E poi costruire un vero e proprio piano d’azione che ci permetta di sapere che cosa esattamente ho bisogno di fare da subito per raggiungere quell’obiettivo.

Essendo consapevole di tutti quelli che possono essere i rischi e i pericoli che potrei incontrare nel percorso ma anche consapevole di quelli che saranno gli alleati che potranno supportarmi e aiutarmi nel raggiungerlo”.

Il segreto per il successo risiede nella mentalità
Nicoletta Romanazzi

Quali sono degli esercizi pratici, efficaci e che possiamo applicare alla nostra quotidianità?

“Ho inserito tanti esercizi efficaci nel mio libro Entra in gioco con la testa (Ed. Longanesi), che possono essere applicati nella nostra quotidianità.

Per esempio, uno degli esercizi che faccio fare sempre è proprio quello di fare una bella e lunga lista di tutti quelli che sono i nostri punti di forza, che non devono essere punti di forza straordinari, ma anche quelli più piccoli in assoluto.

Punti di forza fisici, emozionali, spirituali e attinenti alle varie sfere della nostra vita (noi come figli, noi come genitori, noi come colleghi, noi come compagni di vita e via dicendo).

Perché, spesso, focalizziamo l’attenzione su tutto quello che ci manca e prestiamo invece poca attenzione su tutto quello che già abbiamo. Questo è un esercizio molto potente.

Inoltre, la mattina, appena svegli, possiamo semplicemente mettere giù una lista di quello che vogliamo portarci a casa da quella giornata.

Poi, la sera, andare a verificare se siamo riusciti ad ottenere quello che avevamo in testa di fare.

Un altro esercizio molto utile può essere questo.

A fine giornata, possiamo scrivere una sorta di diario dove rispondiamo alla domanda che cosa c’è stato di bello per me in questa giornata?

Tutto quello che ci può essere stato, da un bel tramonto ad una bella telefonata fatta, etc, etc.

E la seconda domanda è: che cosa ho fatto di buono durante questa giornata? sempre per allenarci a porre l’attenzione su quello che abbiamo fatto, su quello che c’è di positivo nella nostra vita piuttosto che sempre e solo su quello che ci manca”.

Parte del suo metodo si basa sull’importanza della respirazione, e lei stessa è ideatrice di un esercizio specifico per il controllo del respiro, adatto a tutti. Vuole spiegarcelo?

“Premetto che questo esercizio non l’ho inventato io, ma l’ho imparato da Max Damioli, mio insegnante.

In questo caso non si ha un controllo del respiro ma l’esatto contrario: spiego alle persone che, quando nasciamo, abbiamo un respiro bello pieno e circolare, ma che, nel tempo, questo respiro cominciamo a viziarlo e lo viziamo spesso e volentieri perché tutte le volte che ci troviamo di fronte a delle emozioni intense, tendiamo ad andare in apnea.

Questo processo, nel tempo, cambia in negativo il nostro respiro, quindi l’esercizio che faccio fare io è prendersi due minuti del proprio tempo, respirare con la bocca aperta, quindi inspirare ed espirare con la bocca portando il respiro bene in basso nella pancia, in modo tale che sia circolare, quindi senza pause tra l’inspirazione e l’espirazione, con un’espirazione completamente rilassata.

Così possiamo riallenare il nostro respiro per farlo tornare a quello tipico di quando eravamo bambini.

Questo perché il respiro ha una quantità infinita di vantaggi, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista emozionale e mentale.

Dal punto di vista fisico perché consente di eliminare il 75% delle tossine, di migliorare la circolazione e di rinforzare il sistema delle difese immunitarie e il sistema linfatico.

Dal punto di vista emozionale, aiuta a sciogliere e allentare le emozioni, mentre, dal punto di vista mentale, rende la nostra mente più veloce e più reattiva e ci aiuta a concentrarci meglio”.

Il segreto per il successo risiede nella mentalità
Nicoletta Romanazzi durante un incontro della Top Performance Academy

Altri progetti per il futuro?

“Ho tantissimi progetti.

Sto scrivendo il mio secondo libro, incentrato sulle emozioni, sempre con la casa editrice Longanesi, poi ho in previsione un corso aperto al pubblico, una giornata di formazione e gruppi di coaching col mio metodo per le aziende.

Il mio sogno è quello di implementare il coaching nella formazione degli allenatori e all’interno delle federazioni e chissà….magari anche nelle scuole, aiuterebbe così tanto i ragazzi!”.

Leggi anche:

https://luxurypeople.eu/jacopo-ierussi-fare-linfluencer-e-un-lavoro/

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