Non è Natale senza i dolci delle feste!

5 Dicembre 2023

Non sapete cosa regalare a Natale ad amici e parenti perché siete indecisi? Problema risolto! Regalate un ottimo panettone artigianale e farete sicuramente una gran bella figura. Qui di seguito, dalle Alpi alla Sicilia, andiamo alla scoperta dei prodotti artigianali di alcune pasticcerie che dovete assolutamente conoscere.

Lorenzetti


Fondata nel 1970, è tra le più rinomate pasticcerie del veronese a San Giovanni Lupatoto.

Daniele Lorenzetti, classe 1975 e Maestro pasticcere Ampi, lavora con un lievito madre del 1960 e, da quando è entrato nella gestione della pasticceria, ha bandito per sempre conservanti e coloranti. Quale panettone acquistare?

Quello al vin Recioto della Valpolicella, naturalmente! Ingredienti: farina di grano tenero 00, burro, uvetta, acqua, zucchero, tuorlo d’uovo, lievito madre naturale, miele Thun della Val di Non, mandorle, pinoli, nocciole, cacao e farina di granoturco.

Gli astemi possono stare tranquilli: pur essendo presente, il vino viene ristretto con una lavorazione a bassa temperatura in sottovuoto fino a formare una glassa che viene usata al posto del miele e senza altri zuccheri aggiunti.

Da Lorenzetti, inoltre, si trova il predecessore del pandoro, un dolce tipico del veronese che si chiama Nadalin, a forma di stella ad otto punte, arricchito di mandorle tostate e pinoli.


La Casa degli Spiriti


Sulla strada che porta a San Zeno di Montagna (siamo sempre in Veneto) in una splendida posizione panoramica che domina il lago di Garda e la valle dei Molini, si trova il ristorante “La Casa degli Spiriti”, da 27 anni specializzato nell’alta ristorazione e che, in questo periodo dell’anno, produce i suoi panettoni artigianali, come quello classico, con uvetta e arance, e quello al pistacchio, con glassa di cioccolato e crema di pistacchio.


Tabiano


Nata nel 1988 a Tabiano Terme grazie alla passione ed all’impegno del maestro Claudio Gatti e del suo team, Pasticceria Tabiano è celebre per la sua focaccia che, in versione dolce o salata, si rinnova di anno in anno con ingredienti peculiari come il farro candito al posto dei normali canditi, con l’olio evo al posto del burro fino ad arrivare alle ultime creazioni, la focaccia vegana, quella ai 10 zuccheri naturali e quella ai 10 cereali.

Una costante e crescente attenzione è posta nella selezione e nella ricerca delle materie prime, prediligendo quelle biologiche o a km zero.

Tra le varie focacce, c’è quella con la crema di pistacchio, un dolce da forno realizzato con lievito madre e al cui interno sono inseriti dei crunch al pistacchio.


Chocolat


A Ferrara c’è Chocolat, pasticceria di Cristiano Pirani, un pasticcere che vanta importanti riconoscimenti e che propone una vasta gamma di lievitati artigianali a lunga lievitazione (anche 55 ore), tutti preparati esclusivamente con lievito madre, burro e uova da allevamento a terra.

Tra le sue specialità, il Panettone Albicocca, Rum e cioccolato al caramello, le cui note di arancia si sposano con quelle dell’albicocca candita. 

Segue il panettone al cremino, ottenuto aggiungendo all’impasto cioccolato fondente e pasta di nocciole Piemonte. 

Ad arricchire il tutto pezzi di cioccolato al latte 40%, pezzi di cremino alla nocciola e cioccolato bianco e pezzi di cremino alla nocciola e cioccolato fondente.

Terzo prodotto: panettone al bombardino, con gocce di cioccolato bianco caramellato che accompagnano una golosa ed abbondante inzuppatura di liquore allo zabaione.

Infine, quello ai tre cioccolati: l’impasto è arricchito con cioccolato fondente al 64%, cioccolato al latte al 35% e cioccolato bianco. 

A terminare questo panettone una glassa croccante alla nocciola con nocciole IGP Piemonte. 

Per gli amanti dei panettoni salati, Chocolat propone quello pugliese, che contiene al suo interno pezzi di pomodorini essiccati e pomodorini canditi, per bilanciare sapidità e dolcezza, il tutto accompagnato da olive verdi e nere, origano, pepe e scaglie di ricotta salata.


Pistì


Pistì nasce a Bronte, ai piedi dell’Etna, da un’idea di Nino Marino, ex manager proveniente dal settore alimentare e di Vincenzo Longhitano, dirigente cresciuto in una storica famiglia di produttori di pistacchio.

Oggi è una bella realtà dell’isola dai numeri importanti: 200 i dipendenti, di cui circa il 90% donne, e un fatturato globale di quasi 80 milioni di euro.

I prodotti di Natale?

Il panettone al pistacchio, farcito di crema al Pistacchio di Bronte DOP e ricoperto di cioccolato fondente 70% e pistacchi di Bronte, quello con miele di api sicule, al gusto di limone e di miele di api sicule e con una delicata copertura di finissimo cioccolato bianco, il panettone con cioccolato di Modica IGP, ricoperto di cioccolato di Modica IGP e pistacchi e quello alla pesca, abbinata al cioccolato extra fondente con copertura di fragrante pistacchio siciliano e granella di zucchero.


Vincente Delicacies


Vincente Delicacies, fondata da Nino Marino e Vincenzo Longhitano, è una pasticceria artigianale ubicata alle pendici dell’Etna esattamente a Bronte, patria del celebre pistacchio di Bronte DOP.

Marino e Longhitano hanno creato il panettone Fatsuka, ricoperto di cioccolato bianco e Pistacchi di Sicilia pralinati al Cioccolato Bianco racchiuso, il panettone Didime, che racchiude fichi, malvasia e noci e il Marena, conun cuore morbido di amarena candita e scaglie di Cioccolato di Modica IGP e ricoperto di Cioccolato di Modica IGP e scaglie dello stesso cioccolato.


Bonfissuto


Dalla città metropolitana di Catania ci spostiamo in provincia di Agrigento, per la precisione a Canicattì, città della pasticceria Bonfissuto, capitanata da Giulio e Vincenzo Bonfissuto. 

Da provare Le Due Sicilie, un dolce artigianale da forno a lievitazione naturale con mandorle di Sicilia, lievito madre, farina di grani antichi siciliani, mandarino tardivo di Ciaculli e Melannurca Campana Igp (e a noi questo legame tra i sapori siciliani e quelli campani è piaciuto moltissimo).

Naturalmente, non possono mancare il panettone e il pandoro, naturalmente alla siciliana.

Il Sacher Panettone Iconic Art, realizzato con grani antichi siciliani e farina di Maiorca, altro grano italiano diffuso in passato, è farcito con cioccolato e albicocca Pelecchiella del Vesuvio.

E, poiché anche l’occhio vuole la sua parte, l’esclusivo packaging è il risultato del talento del graphic designer e street artist Riccardo Bresciani.

Anche il pandoro tradizionale è accompagnato da una crema a base di pistacchi di Sicilia raccolti nella zona dell’agrigentino, comodamente spalmabile con la sac a poche contenuta nella confezione.

Leggi anche:

https://luxurypeople.eu/panettone-doro-o-calza-della-befana-in-seta/

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