In un’epoca caratterizzata da un incessante flusso di eventi economici e da scenari finanziari in costante evoluzione, l’educazione finanziaria riveste un’importanza cruciale.
Come diceva Warren Buffett, tra le menti più acute del mondo della finanza, considerato da Forbes il più grande investitore di valore di sempre, “Il miglior investimento che puoi fare è un investimento su te stesso…Più impari, più guadagnerai”.
L’importanza dell’educazione finanziaria
Queste parole, intrise di verità senza tempo, risuonano con forza oggi più che mai, evidenziando l’imprescindibile necessità di acquisire e gestire con competenza le proprie risorse finanziarie, per affrontare con sicurezza e navigare con successo i mercati in continua evoluzione.
Essere finanziariamente alfabetizzati non si limita alla mera conoscenza dei rudimenti e dei principi base di risparmio e investimento, ma si estende alla consapevolezza dei rischi e delle opportunità che emergono nei mercati finanziari, specialmente con l’avvento delle nuove modalità di investimento online.
I rischi di una eccessiva democratizzazione della finanza
L’ignoranza in questo ambito può portare a conseguenze disastrose, inducendo gli individui a compiere scelte incaute, a vivere stati di ansia finanziaria e a compiere investimenti basati su una conoscenza limitata o su impulsi irrazionali.
Tuttavia, l’alfabetizzazione finanziaria trascende la sfera personale, configurandosi come una questione sociale che interseca vari aspetti ed ambiti della vita quotidiana.
L’accesso facilitato ai mercati finanziari, reso possibile dall’ampia diffusione di Internet e delle tecnologie digitali, ha democratizzato l’investimento, permettendo a un numero sempre maggiore di persone di partecipare attivamente.
Tuttavia, questo accesso non garantisce automaticamente il successo.
La formazione continua e l’aggiornamento costante sono essenziali per rimanere al passo con le dinamiche in continua evoluzione del mondo del denaro e degli investimenti.
Occhio alle fake news
In un’era dominata dalla rapidità con cui le notizie si diffondono sui social media, e dove le informazioni errate possono alterare le decisioni economiche, diventa cruciale essere dotati delle conoscenze e delle abilità necessarie per distinguere la verità dalla finzione.
Disinformazione e fake news sono minacce reali che possono compromettere seriamente le scelte finanziarie degli individui, aumentando la vulnerabilità economica.
In questo contesto, diventa inoltre fondamentale sviluppare una mentalità critica e una capacità di analisi che permettano di valutare accuratamente le informazioni ricevute.
Non è sufficiente affidarsi a suggerimenti o tendenze del momento; è essenziale costruire una solida base di conoscenze finanziarie che permettano di distinguere tra opportunità reali e rischi nascosti.
Ne parliamo con Alberto Camuncoli, ideatore del metodo d’investimento Theta Tradinvest, ed autore del libro “Come Investire in Borsa” (edizioni Investire con Successo), di recente pubblicazione e subito arrivato al numero 1 nella classifica dei libri più venduti nella categoria “Economia e Finanza”, guida essenziale per chiunque desideri approfondire la propria educazione finanziaria e intraprendere un percorso di investimenti consapevoli.
Secondo la tua esperienza, esiste una differenza tra gli approcci di investimento tra uomini e donne?
“La differenza principale tra i due sessi è soprattutto numerica.
Infatti, la finanza, gli investimenti, il prendersi cura del proprio denaro per farlo crescere sono ancora argomenti in grado di interessare e coinvolgere perlopiù una platea maschile.
Lo noto durante i corsi in aula o semplicemente consultando l’elenco dei nostri clienti: solo il 10% sono donne.
Si tratta di un fenomeno che sicuramente ha radici lontane ed in parte dovuto a retaggi culturali che vedevano le donne escluse dal mondo del lavoro e discriminate su più fronti in quanto la loro figura sino a qualche decennio fa era confinata soprattutto a compiti famigliari.
Non dimentichiamoci che le donne non potevano aprire un conto corrente da sole in Germania fino al 1958, in Francia fino al 1965 ed in Spagna fino al 1975!
Ora comunque la situazione sta, seppur lentamente, cambiando e chissà se un giorno non troppo lontano si riuscirà a raggiungere anche in campo finanziario una giusta ‘parità di sessi’.
Un’altra differenza che ho notato è a livello di approccio, prima allo studio delle tematiche economico – finanziarie e poi alla loro messa in pratica.
Se l’uomo tende a buttarsi a capofitto nel compito, salvo magari arrendersi alle prime difficoltà, la donna tende a valutare e ponderare molti più fattori prima di, eventualmente, agire e cimentarsi sui mercati in prima persona.
Una partenza più ‘lenta’ che però spesso comporta per le donne una maggiore costanza e migliori risultati raggiunti nel medio – lungo periodo”.
Quali sono i maggiori pericoli per chi si affaccia sui mercati finanziari oggi?
“Sono principalmente due i fattori a cui prestare la dovuta attenzione per evitare di correre dei rischi inutili.
Innanzitutto le tante false promesse su cui è facile imbattersi.
In molti, infatti, fra formatori ed addetti ai lavori, dichiarano di disporre della ‘ricetta miracolosa’ o della soluzione definitiva per battere i mercati, arrivando anche a sbandierare risultati decisamente improbabili e spesso (se non sempre) impossibili da mantenere nel tempo.
Un rischio ancora maggiore è poi quello di cadere vittime di vere e proprie truffe, sovente orchestrate partendo da telefonate che propongono l’acquisto di azioni che ‘sicuramente’ saliranno di prezzo.
Si tratta di trappole tese da società con sede all’estero che mirano a raccogliere più capitali possibili per poi sparire nel nulla, senza ovviamente consegnare al malcapitato le azioni in questione.
Come difendersi?
Partendo dalla regola sempre valida che se un investimento è ‘troppo bello per essere vero’, spesso è proprio così.
Guadagnare grazie ai mercati finanziari è assolutamente possibile.
Ma, per poterlo fare con costanza, è indispensabile una adeguata preparazione e l’utilizzo di una metodologia che ha dimostrato di funzionare nel tempo e non solo quando i mercati salgono”.
L’intelligenza artificiale può essere vista come un supporto o una minaccia per gli investitori in Borsa?
“Come per ogni strumento e progresso tecnologico, anche per l’intelligenza artificiale i risultati che si possono ottenere dipendono essenzialmente dall’uso che se ne farà.
Ad oggi l’impatto maggiore dell’AI si sta avvertendo non tanto dal punto di vista degli investitori ma nell’assetto delle grandi banche d’affari.
Molte di loro hanno già annunciato tagli al personale e riorganizzazioni interne.
Detto questo, le opportunità per investire con successo anche grazie all’AI non mancano di certo.
Basti pensare, per esempio, alla crescita di alcune aziende.
Per esempio, Nvidia, leader mondiale nel settore del computing basato proprio sull’intelligenza artificiale, (+ 110% da inizio anno).
E poi Microsoft che, anche grazie ad una partnership strategica con OpenAI e quindi con il controllo di ChatGpt, nei primi mesi del 2024 è cresciuta di oltre il 15%”.
Qual è il ruolo dei media nella formazione di una cultura finanziaria sana e informata?
“In uno scenario come quello finanziario che spesso appare complicato, quasi inaccessibile, il ruolo dei media risulta fondamentale per dare visibilità a notizie, inchieste e approfondimenti.
Così si possono aiutare anche persone comuni a sviluppare maggiore consapevolezza verso tematiche inerenti il denaro ed i diversi usi che se ne può fare.
In Italia vi è ancora molto da fare a livello di educazione finanziaria.
Come dimostra un rapporto OCSE del 2020, il nostro Paese figurava solo al 25esimo posto (su 26) per le conoscenze in ambito economico/finanziario della popolazione (o educazione finanziaria).
Eppure il risparmio, gli investimenti, un uso assennato e profittevole del proprio capitale (piccolo o grande che sia) sono tematiche a cui tutti (o quasi) sono interessati e che possono comportare, a seconda dei casi, scelte pratiche anche molto diverse.
Scelte che più vengono effettuate, grazie anche al ruolo dei media e delle più importanti realtà formative nazionali, in maniera consapevole ed informata, più possono risultare indovinate ed efficaci”.
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