MiaPensione: la giovane realtà italiana che tutela il nostro futuro previdenziale

5 Dicembre 2025

Nata nel 2022 a Piacenza, conta oggi 60 collaboratori, oltre 20mila clienti e 10mila richieste di consulenza al mese. Con un approccio operativo personalizzato e una divulgazione social, aiuta gli italiani a districarsi nella complessità del nostro sistema previdenza

In Italia cresce la preoccupazione per il futuro previdenziale: secondo l’Osservatorio Look to the Future di Athora Italia e Nomisma, il 62% degli intervistati teme che la propria pensione non sarà sufficiente a garantire un tenore di vita dignitoso e solo il 38% ha valutato o sta considerando la previdenza complementare. Cresce, invece, la consapevolezza dell’importanza di affidarsi ai consulenti per compiere delle scelte strategiche per il futuro.
È in questo scenario di incertezza che, nel 2022, è nata MiaPensione, con l’obiettivo di riportare chiarezza e concretezza in un settore complesso e spesso poco accessibile.
“Volevamo offrire risposte tempestive e affidabili ai lavoratori, in un contesto in cui enti e strumenti informativi non riescono a soddisfare la crescente domanda di orientamento” spiega il socio fondatore Andrea Martelli. “In pochi mesi abbiamo capito che il mercato aspettava un servizio come il nostro: da due persone siamo passati a 30 collaboratori, nel primo anno, e abbiamo assistito 1.700 persone; oggi i nostri clienti superano quota 20mila. Dallo scorso anno Moltiply Group S.p.A. ha acquisito il 51% di MiaPensione, credendo nella crescita di questo progetto”.

La pensione è una questione sempre più social
Grazie a un linguaggio chiaro e accessibile, i consulenti MiaPensione spiegano ogni giorno sui social le novità del sistema pensionistico e aiutano a fare chiarezza sulle diverse opzioni a disposizione dei lavoratori. “La previdenza, infatti, non riguarda solo gli over 60. Conoscere le regole permette ai giovani di pianificare scelte professionali consapevoli”, aggiunge Martelli.

Un approccio personalizzato, tra tecnologia e fattore umano
MiaPensione si rivolge sia ai lavoratori, sia ai pensionati. Il punto di forza è un software proprietario in grado di rimappare il sistema previdenziale italiano e ricostruire carriere frammentate, una criticità sempre più diffusa oggi.
A chi ancora lavora, garantisce un’analisi personalizzata su quando potranno andare in pensione, quale importo aspettarsi e come ottimizzare la propria posizione. Valuta la convenienza del pensionamento anticipato e analizza opzioni come riscatto della laurea, ricongiunzione contributiva e versamenti volontari, per pianificare in modo strategico il futuro previdenziale. Per i pensionati, invece, verifica l’esattezza dell’assegno percepito, individuando possibili errori e miglioramenti, per tutelare il diritto a percepire la pensione che davvero gli spetta. “La consulenza è personalizzata e orientata al risultato; avviene in presenza o da remoto, senza limitarsi all’uso dei simulatori e supporta il cliente anche dopo la relazione finale, guidandolo passo passo, per evitare errori, nel raggiungimento degli obiettivi previdenziali più adatti”, racconta Martelli.

Recruiting tra accademia interna e soft skill
“Quando abbiamo iniziato, per primi in Italia, non erano disponibili nel mercato del lavoro dei profili professionali adatti alle nostre esigenze. Vista la rapida crescita del business e la necessità di reperire nuove risorse, abbiamo selezionato le persone sulla base delle soft skill individuali, mentre la parte della competenza tecnica è stata resa possibile ingegnerizzando il percorso di formazione, grazie alla nostra academy interna che, grazie a un corso di formazione intensivo, in poche settimane permette al consulente di districarsi con sicurezza tra le mille finestre e opportunità del sistema previdenziale”.

Sguardo al futuro
Oggi, MiaPensione riceve 10mila richieste di consulenza al mese, in maggioranza da parte di lavoratori dipendenti, ma anche da profili dirigenziali e professionisti con carriere discontinue.
“Il nostro obiettivo è sviluppare un ecosistema di educazione previdenziale, ma anche finanziaria rivolto alle nuove generazioni, affinché possano orientarsi con sicurezza in un sistema sempre più fragile, in particolar modo per quanto riguarda la previdenza complementare”, conclude Martelli.

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