Influencer Marketing, più di 21 milioni di consumatori italiani valutano i prodotti promossi dai creator digitali.
L’indagine di InSIdE, avviata da Pulse Advertising in sinergia con Eumetra e l’Università di Pavia, rivela in che misura le decisioni di acquisto in Italia siano influenzate dagli Influencer e dalle loro comunicazioni.
“Le aziende italiane non sembrano ancora pienamente consapevoli di questo fenomeno,” commenta Paola Nannelli, Executive Director di Pulse Advertising e creatrice dell’Osservatorio InSIdE.
- Una percentuale pari al 57% degli italiani segue le raccomandazioni di acquisto degli influencer.
- Il 51% dei giovani della Gen Z si affida ai suggerimenti degli influencer, a differenza dei boomers che tendono a dare maggior credito ai marchi.
- Nei social media, il percorso che porta all’acquisto è particolarmente diretto per i prodotti legati al mondo della bellezza e del make-up, dell’abbigliamento, della gastronomia, della tecnologia, dei videogames e dell’intrattenimento cinematografico e televisivo.
Nato nel novembre 2021 come iniziativa dell’ufficio italiano di Pulse Advertising – agenzia di spicco nell’ambito dell’influencer marketing, della gestione dei social media e della pubblicità online, con presenza in 7 nazioni tra Europa, USA e Asia – l’Osservatorio InSIdE (influencer, storie, identità e evoluzioni) sull’influencer marketing ha portato a termine e divulgato vari studi rilevanti riguardanti i creator e le loro community.
I nuovi dati sull’intenzione di acquisto stimolata dagli influencer mostrano come queste figure possano attualmente influenzare non solo le scelte di acquisto, ma anche i comportamenti dei loro follower.
Considerando che 28 milioni di italiani seguono almeno un influencer, emerge la rilevanza dei social come canali comunicativi essenziali, capaci di trasmettere ogni genere di messaggio, compresi quelli a scopo promozionale o commerciale diretto.
Una gestione efficace dei social network consente anche a realtà minori di raggiungere direttamente un vasto pubblico di utenti profilati, potenziali consumatori.
La confidenza al centro
Tuttavia, i dati enfatizzano che gli influencer devono prima conquistare la fiducia del loro pubblico per poter influenzare le decisioni di acquisto.
Di fronte a una partnership tra brand e influencer, gli utenti manifestano un livello di fiducia che va da moderato ad alto; solo il 16% rimane scettico.
Mentre Gen Z e Millennials mostrano interesse per questi messaggi promozionali, i boomers appaiono più conservatori e meno inclini a tali forme di marketing.
Interessante notare come la fiducia sia riposta diversamente: il 51% della Gen Z si affida all’influencer, mentre i boomers restano più orientati verso i marchi.
I consigli degli influencer vengono presi in considerazione anche da chi presta attenzione alle politiche CSR delle aziende, relative all’ambiente o alle condizioni lavorative.
Dal sondaggio emerge inoltre che i membri della comunità LGBTQ+, tendenzialmente più giovani, danno maggiore peso ai consigli degli influencer, specialmente nel campo dell’entertainment.
Gen Z e giovani madri: i più suscettibili
La tendenza a fidarsi degli influencer è particolarmente marcata tra i giovani della Gen Z e le giovani madri, soprattutto quando sono presenti figli minorenni in famiglia, aumentando la probabilità di considerare e acquistare i prodotti suggeriti dai creator.
Generalmente, il 57% dell’audience tiene in considerazione i prodotti promossi dai creator, equivalenti a più di 21 milioni di italiani.
I settori più influenzati dai social
I campi merceologici dove il processo di acquisto risulta essere più immediato includono: bellezza, moda, gastronomia, tecnologia, videogiochi, cinema e televisione.
L’analisi fornisce un panorama dettagliato degli acquisti influenzati dai social, evidenziando differenze significative tra i vari gruppi di utenti e offrendo spunti che potrebbero guidare le strategie di investimento dei brand: ad esempio, più dell’80% dei boomers acquista prodotti di bellezza, seguito da quelli cinematografici e di moda.
La Gen X mostra un forte interesse per il cinema, la cucina e il beauty, mentre i Millennials prediligono l’abbigliamento e viaggiano più delle generazioni precedenti.
Campionatura dell’indagine
Lo studio, condotto da Eumetra, istituto di ricerca nel campo sociale e di marketing, ha coinvolto un campione significativo di 2000 individui dai 15 ai 65 anni, equamente distribuiti tra uomini e donne e categorizzati per fasce d’età in linea con i criteri del mondo dei social media: Baby boomers (1945-64), Generation X (1965 – 1984), Millennials (1984 – 1994), Generazione Z (1995 – 2010), rappresentativi dell’intero territorio italiano.
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